Panettone in casa. Come prepararlo, guida completa
Come preparare il panettone in casa: guida completa !
di Sergio Maria Teutonico
Cari amici che amate il Panettone,
le festività natalizie sono alle porte e in questi giorni ho potuto realizzare un lavoretto niente male per realizzare il panettone in casa.
Questo lunghissimo articolo che segue è una guida pratica per chi vuole cimentarsi nella preparazione del Panettone fatto in casa…
Ho deciso di pubblicare il tutto anche qui sul mio sito nella speranza che possa esservi utile e che magari qualcuno di voi si lanci finalmente in questa meravigliosa preparazione dolciaria.
Se eseguite tutto con attenzione avrete dei risultati spettacolari!
SMT
Il Panettone fatto in casa
Il panettone è un miracolo di amore e di dedizione alla cucina. Sebbene io sia solo un cuoco e non un maestro pasticciere curo da anni la preparazione domestica di questo dolce unico quanto famoso.
Ora preparatevi amici e confratelli, vi aiuterò a realizzarlo in casa con il lievito naturale cercando di darvi ogni dritta e consiglio che la mia mente cuochesca riuscirà a concepire.
Alcune premesse:
1 – tutti gli ingredienti sono acquistati al supermercato. Questo perché voglio che tutti possano realizzarlo senza spendere troppo o siano obbligati a comprare ingredienti costosi.
2 – vi servirebbe una planetaria per lavorare in casa…
3 – se siete frettolosi abbandonate ora ogni possibile elaborazione di questo lievitato.
4 – inizialmente volevo utilizzare il lievito di birra, ma poi ho pensato che con il LM sarebbe stato più divertente. Se volete farlo con il LDB usatene 15 g e aumentate la farina di 150 g (sciogliete il lievito nell’acqua….. come per un qualunque impasto di pane o pizza)
5 – sono possibili piccole variazioni, non muore nessuno…. quello che conta è la lievitazione!
La farina, la dove non specificato è farina 00 la forza della farina, non essendo indicata in quelle che si comprano al super mercato non è importante ( il contenuto proteico dovrebbe essere tra 10 e 11), circa le quantità di canditi e uvette potete tenervi su un 1/4 della dose grossa. Vi ricordo che non basta dividere in due, in tre o in quattro una ricetta per tararla… ci sono altri ragionamenti in ballo.
Se per voi due panettoni KG sono troppi allora fate mezza dose, si sfalseranno leggermente le cose ma il prodotto dovrebbe venire benissimo.
La semplicità è la prima cosa.
Ancora una cosa amici cari, la semplicità è la prima regola, ho tarato questa ricetta per tutti, per le massaie, per gli esperti e per gli incompetenti… affidatevi a me e vedrete che le cose andranno alla grande.
——usate burro di qualità, il burro chiarificato contiene un bassissimo tenore di caseine in quanto per effetto del calore esse sono flocculate e poi eliminate.
le caseine aiutano nella struttura e sorreggono un alveolature piuttosto minuta.
Burro chiarificato NO
Burro di qualità SI
——-Circa la quantità di impasto…. come ho spiegato all’inizio ho utilizzato una planetaria, nello specifico, anche se lo trovo superfluo ho usato un KMIX 51 della kenwood, con le dosi del foglietto avrò due panettoni da un kg e avrò un avanzo di circa duecento grammi che userò o per due panettoncini da 100 oppure per 4 da 50.
——per quel che riguarada il lievito madre utilizzato. E’ lo steso che utilizzo normalmente per panificare, un lievito “solido”, se utilizzate un lievito liquidi dovrete compensare con la farina… rendendo il lievito liquido o semi liquido solido, lasciarlo riattivare e quindi incominciare la procedura.
—— per le tempistiche io vi suggerisco le seguenti. preparare il primo impasto la sera verso le 20, per l’inserimento degli altri ingredienti attendete altre 12 ore. Infine per la lievitazione 12 ore ancora. La temperatura media della mia cucina è di 20 gradi spaccati, mattina e sera. per ogni grado in meno nella vostra i tempi di riposo e lievitazione si allungheranno di circa 45 minuti.
Chiara la PM va gestita come tutte le volte che la prepari per essere usata, non parlo di rinfreschi ne di tipologie, non esiste una PM uguale all’altra intendo dire.
Prendete la dose di PM che serve e mettetela dentro l’impasto, se ne usate una quantità inferiore a quella che vi indico nel dosaggio, allora compensate con farina 00.
La mia PM ha una composizione di saccaromiceti e latto-batteri unica, così come le vostre quindi dare un dosaggio esatto e assoluto è impossibile.
Affronta, amica mia, il panettone con una pagnotta di pane molto delicata.
Le procedure per portare la PM al giusto punto di maturazione prima di iniziare l’impasto le decidi tu 😀
I lieviti si distinguono generalmente nella loro forma in tre tipologie principali ( ce ne sono altre ma soprassediamo per favore)
1 liquidi
2 semiliquidi o semi solidi
3 solidi
Da qui l’invito a usare per il mio panettone l’ultima tipologia di lievito.
Se si utilizza un lievito liquido o semi liquido dovrete rinfrescarlo ovvero nutrirlo avendo cura di aumentare le abituali dosi di farina affinchè il lievito diventi della consistenza necessaria.
A me non interessa come preparate il lievito per inserirlo nell’impasto purchè al momento dell’inserimento abbia una consistenza NON LIQUIDA e nemmeno SEMI LIQUIDA.
Tutti i discorsi di rinfreschi di lavaggi e di altre cose non sono contingenti questa preparazione, quello che dovete avere è del lievito madre solido al pronto ad essere utilizzato per la ricetta.
Ecco il foglietto originale…. di seguito una trascrizione meglio leggibile:
INGREDIENTI:
DOSE 1
600 g farina 00
100 g lievito naturale (Per chi usa il Lievito di Birra fresco: 15 gr. lbf e la farina passa da 600 a 750)
200 g zucchero semolato
200 g burro di qualità
300 g tuorlo d’uovo
200 g acqua
20 g passito ( o marsala)
—————–
DOSE 2
125 g farina Manitoba ( 0 o 00 è uguale)
30 g zucchero semolato
vaniglia e cannella a vostro piacere
120 g burro di qualità
3 tuorli (circa 60 g)
80 g acqua (freddissima)
1 g sale
40 g arancia candita
40 g limone candito
100 g uva sultanina
ATTENZIONE COMINCIANO LE DANZE
PRIMO IMPASTO ( dodici ore prima del secondo)
QUESTA E’ LA PRIMA FASE, NECESSITA DI DODICI ORE DI RIPOSO…
QUINDI FATE BENE I VOSTRI CALCOLI VI PREGO
formare la prima massa:
lavorare zucchero e burro fino a formare un composto omogeneo e cremoso.
Aggiungere le uova UN POCHINO ALLA VOLTA impastando dolcemente fino a formare un composto liscio e leggermente gonfio.
Poi unire la farina setacciata seguita dal lievito e terminare l’impastamento con l’aggiunta del passito e dell’acqua poco a poco.
la massa deve comporsi con un impastamento non troppo energico ma regolare, meglio usare una macchina impastatrice, eccellente sarebbe usarne una a bracci tuffanti ma non avendola fate con quello che avete ( io non l’ho usata)
Una volta composto il primo impasto tenere ad una temperatura costante di 28°C per almeno 12 ore, potendo verificare anche il grado di umidità tenetelo al 75% circa non di più.
Il tempo di lavorazione varia da macchina a macchina questa fase per me è durata circa venti minuti.
Il primo impasto è pronto quando giunge al punto di corda, la sua risposta non è come quella dell’impasto della pizza, ma simile.
1 lavorare zucchero e burro fino a formare un composto omogeneo e cremoso
2 Aggiungere le uova UN POCHINO ALLA VOLTA impastando dolcemente fino a formare un composto liscio e leggermente gonfio
3 Poi unire la farina setacciata seguita dal lievito e terminare l’impastamento con l’aggiunta del passito e dell’acqua poco a poco
4 Unire il lievito madre
5 unire il marsala – passito
6 aggiungere l’acqua a filo
7 usare il gancio per terminare l’impasto
8 il primo impasto apparirà più o meno cosi
DOMATTINA IL RESTO,…..
Come manteniamo la temperatura corretta per la lievitazione?
Una soluzione utile è quella di mettere nel forno spento e accendere la luce…. io mi sono dotato di un abbattitore domestico che permette di gestire queste cose… un’altra soluzione è quella di mettere l’impasto in uno stipetto della cucina con una pentola di acqua calda verificando la temperatura dell’ambiente chiuso….
Ultima spiaggia usate una coperta di lana e fate si che la temperatura nonsi abbassi sotto i 21°C
Lo so che è difficile ma tanto è.
Per quel che riguarda il cioccolato a lposto dei canditi non è semplice come sembra… i canditi apportano componenti zuccherine che il cioccolato non porta.
il cioccolato andrebbe bagnato velocemente in sciroppo di acqua e zucchero immediatamente prima di inserirlo nell’impasto. Personalmente lo sconsiglio… ma fate voi.
Venti minuti ad impastare a velocità costante non si rischia di fare andare l’impasto sopra i 26 gradi di temperatura? come ci dobbiamo comportare?
sarebbe ottimo… considerando che lo devi maturare a 28°
in ogni caso con una planetaria domestica e impastando con dolcezza non arriviamo a 26°C almeno io non ci sono arrivato 🙁
SMT
Partiamo con la seconda fase del nostro lavoro…
ecco gli ingredienti:
ecco la sequenza di inserimento, otterrete il massimo risultato alternando l’inserimento delle uova, del burro e della farina.. .se non lo avete preso allora è il momento di condividere un caffè!
DOSE 2
125 g farina Manitoba ( 0 o 00 è uguale)
30 g zucchero semolato
vaniglia e cannella a vostro piacere
120 g burro di qualità
3 tuorli (circa 60 g)
80 g acqua (freddissima)
1 g sale
40 g arancia candita
40 g limone candito
100 g uva sultanina
Il burro dovrà essere freddo
le uova meglio se aperte il giorno prima dovranno avere una temperatura di poco inferiore a quella ambiente. Toglietele dal frigorifero per tempo.
Usate zucchero semolato e aggiungetelo un pizzico alla volta.
La cannella in polvere e la pasta di vaniglia aggiungetele alla farina che verserete poco alla volta.
Infine l’acqua fredda. Unirla al composto a filo e dolcemente.
Il sale completa l’opera ed è meglio aggiungerlo per ultimo. Potete anche discioglierlo nell’acqua se volete.
AGGIUNGERE IL SALE A PIOGGIA
In questa fase dell’impastamento dovete lavorare con pazienza e se usate la macchina utilizzate il gancio.
Ci vuole tempo per far sciogliere il burro a pezzetti.
Attendete che il burro sia completamente assorbito prima dell’inserimento del nuovo ingrediente.
Il tempo di impastamento sarà di circa venti minuti, lavorate con la foglia o con il gancio… io ho usato il gancio.
ora lasciate riposare il composto ottenuto in una ciotola larga, coperto con pellicola cui avrete praticato dei fori.
Io l’ho messo in frigorifero per rallentare la lievitazione. dovrete attendere almeno 12 ore.
SMT
P.S.
Per gestire le eventuali albumi perché non vi cimentate con le meringhe? Vi suggerisco questo mio articolo: https://sergiomariateutonico.it/meringhe-dovreste-sapere/ come sempre funziona alla grande.
MENTRE ASPETTIAMO PREPARIAMO
UVETTE E CANDITI
Cresce il bambino?
Bene…. mentre aspettiamo che tutto sia pronto dedichiamoci a preparare uvette e canditi…. anche per questa operazione ci vuole tempo. Quindi chi ne ha non ne aspetti.
Per dare un sapore migliore alle uvette mescolate a vostro gusto acqua fredda e marsala…. lasciate ammorbidire per una paio d’ore
Ecco qua….
Scolate ora l’uvetta recuperando la “bagna”…. una volta recuperata l’uvetta strizzatela con dolcezza.
Prendete i canditi e metteteli per una decina di minuti a bagno nell’acqua e marsala delle uvette.
Scolate i canditi….
Mescolateli alle uvette, se volete coprite con della pelicola trasparente e lasciate a temperatura ambiente. Le uvette resteranno roride e i canditi smetteranno di essere appiccicosi.
Tra un paio di ore arriverò con lo step successivo…. ovvero come unire correttamente uvette e canditi all’impasto.
Restate con me e fidatevi 😀
SMT
COME INSERIRE I CANDITI E PIEGARE L’IMPASTO PER RICEVERLI NEL MODO CORRETTO:
fate attenzione perchè questa è una fase cruciale… fino ad ora abbiamo “scherzato” ora si lavora a mano…
Condiamo il panettone con i canditi e le uvette
Ecco quello che ci serve
Togliere l’impasto dal contenitore
Se avete lavorato con cognizione esso sarà resistente e consistente
Ripiegate l’impasto su se stesso
Unite una meta dei canditi e delle uvette
Piegare come nella foto
Piegare usando le immagini come guida
la piega richiede anche una trazione
Auesto punto dovete piegare l’impasto su se stesso, come a sovrapporlo
Ruotare l’impasto di 180° sul piano di lavoro
Aggiungere i restanti canditi e le uvette
Aiutandosi con un tarocco piegate su se stesso l’impasto
Afferrare l’impasto con la punta delle dita SOLO CON LA PUNTA!
Sollevare e lasciare che il peso dell’impasto faccia il suo lavoro
Abbiate pazienza e lasciate fare il lavoro alla gravità
Posare sul piano di lavoro e piegare come nella foto
Ancora una volta
Ancora una volta
La vostra azione meccanica di piegamento determinerà via via una forma semi sferica della massa che sarà portata al limite della tensione… siate decisi ma non troppo veementi
con le pesate del famoso foglietto rosso otterret due pezzi da un kg con circa 200 g di avanzo ( se siete tranquilli nel vostro lavoro allora fate due pezzi da 1.1 kg)
a breve vi mostro come stringere l’impasto per poter ottener una massa tesa e pronta all’inserimento nello stampo….
Mantenete la calma e sorridete 😀
Amici… qui le palle (d’impasto) girano 😀 in questa foto sequenza cerco di mostrarvelo.
Il segreto sta nell’utilizzare il pollice della mano destra e il mignolo della mano sinistra come guida e cercare di ruotar completamente l’impasto su suo asse….
Se non eseguite con attenzione e precisione questa operazione potrebbero formarsi “buchi” giganteschi nella base del panettone durante la cottura… avete presente l’incavo di una bottiglia di spumante? Bene è quello che vogliamo evitare!
Alcuni penseranno “che ci vuole”…… beh credetemi, non è così immediata la cosa!
Spero che in questa lunga sequenza di scatti riusciate a cogliere il movimento…. non è semplice anche perchè la massa è abbastanza morbida e appiccicosa… ci vuole cuore per fare
questi lavori e tanta manualità. Sono certo che voi fare te del vostro meglio 😀 – SMT
Dopo aver stretto l’impasto per due o tre vole a distanza di mezz’ora e se avete fatto le cose per bene è il momento di inserire l’impasto nel pirottino…
Stringete l’impasto un’ultima volta e inseritelo nel pirottino come vi mostro nelle immagini.
L’attenzione va posta su due cose:
1) l’impasto non dovrebbe aderire ai bordi del pirottino se non dopo l’avvio della lievitazione
2) la parte liscia dell’impasto deve essere disposta verso l’alto. fatelo con velocità e con garbo allo stesso tempo…. se fate male questa operazione vi troverete con un panettone che presenterà una “bolla ” sul fondo…. simile all’incavo di una bottiglia di spumante (a cottura ultimata)
tra poco la lievitazione…. ci vogliono circa 8/12 ore, dipende dal vostro impasto e dal vostro lievito. Io per rendermi la vita difficile ho scelto di eseguire il tutto a temperatura ambiente 20°C…
a fra poco!
SMT
Quando stendiamo l’impasto e lo lavoriamo possiamo aiutarci con burro oppure farina?
per lavorare infarinare appena il piano di lavoro, ma la bravura sta nell’usare meno farina possibile… è un casino lo so, ma potete farcela.
Il burro farebbe scivolare l’impasto nelle sue pieghe creando un possibile pericolosissimo effetto “sfoglia”! – SMT
Eccoci al punto di praticare l’incisione a croce poco prima della cottura.
Essa ha una valenza non solo tecnica ma anche religiosa è infatti l’impronta che santifica questo dolce natalizio secondo la tradizione.
Personalmente mi attengo alla tecnica e vi spiego a cosa serve.
L’incisione superficiale serve a favorire lo sfogo dell’impasto in cottura e solitamente nel suo centro di pone un pezzetto di burro morbido. Questo ultimo accorgimento aiuta il panettone a crescere in verticale, ma cosa più importante, lo aiuta a colorirsi nel modo giusto.
Utilizzate una lametta, praticate l’incisione con mano leggera, divaricate i lembi di impasto sollevandoli al tempo stesso, questo ovviamente si fa a mano.
Entriamo nel dettaglio dell’incisione, spero che le immagini che seguono vi aiutino
Questa è la fase della cottura:
Il tempo di cottura, come già accennato in precedenza sarà di 50/55 minuti a 175°C.
Ogni forno è un mondo a sè, questo lo sapete, quindi dovrete seguire la prima cottura per ottimizzare le tempistiche secondo i vostri apparecchi di cottura.
Non abbiate fretta e lavorate con calma.
Il forno DEVE essere già caldo, io ho cotto i panettoni che ho usato in questo tutorial utilizzando diverse modalità del forno ovvero: ventilato, statico e misto.
Nella cottura ventilata e mista il risultato è stato migliore in generale mentre in modalità statica ho dovuto diminuire di quindici gradi la temperatura per gli ultimi 20 minuti.
Circa il fatto di dover capovolgere o meno il panettone:
non è sempre necessario, ci sono impasti che lo richiedono ed altri no…. io ho provato con questa ricetta che vi ho proposto, in entrambi i modi e i risultati sono stati validi ugualmente.
Voi fate come volete, io vi mostro il panettone capovolto 😀
se inserite male gli stecchi ( io ho usato quelli di legno solo perchè più o meno li abbiamo tutti in casa) l’impasto del panettone potrebbe strapparsi… fatelo con calma ma velocemente!
I giochi sono fatti… a breve apertura e analisi interna del prodotto finito
SMT
Dopo la fase di raffreddamento che deve durare molte ore (io l’ho protratta per quasi 12) eccoci finalmente a porzionare il nostro panettone.
C’è poco altro da aggiungere se non che ci siamo divertiti e spero che anche voi vi siate presi le vostre soddisfazioni.
Se in questo lavoro che abbiamo fatto per voi avete trovato spunti interessanti ne sono felice.
Spero di non avervi annoiati e ancora grazie per averci dato questa opportunità.
Prossimamente, sul forum del mio sito www.cibovino.com/phpBB3 abbiamo in mente di pubblicare una lunga serie di ricette per recuperare il panettone avanzato oppure per il suo utilizzo creativo in cucina… quindi restate nei paraggi!
Vi invito a partecipare numerosi anche nel forum di CiboVino.com li però non parlo anche di cucina e di mille altre cose buone, pasticceria compresa.
A presto amici cari, viva la passione per il buon cibo!
SMT
Puoi cucinare con me nella mia scuola:
La Palestra del Cibo: www.lapalestradelcibo.com – info@lapalestradelcibo.com – telefono 011 0266397
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 27 Nov 2014
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Grazie Chef per questa lezione gratuita così esplicativa e con così tante foto!!
Caro chef lo sai che rimango affascinata dalle tue bellissime ricette ma credimi questa rimane impressa nella mia mente e prometto che se non riuscirò subito a farlo lo mangeremo sicuramente il giorno di Natale.
Grazie infinite per averla condivisa anche qui.
Spettacolo di bravura e di simpatia!
Grazie, Chef !
che lavorone, e tutto per noi! 🙂
Grande chef! Come rendere accessibile un processo lungo e complesso. Ci proverò di sicuro! Grazie!
Ottima ricetta… La sto seguendo, ma usando il LdB (anzi una biga fatta con i 150g di farina in più).
Per quanto riguarda la fase in cui si unisce la prima dose alla seconda, ci sono particolari accorgimenti da prendere?
Basta unire la dose 2 al completamento della prima, no?
Ciao Marco, è come scrivi tu, si aggiunge le seconda dose alla prima e si forma in questo modo un “secondo impasto”… saluti SMT
Perfetto, grazie mille per il chiarimento.
Riguardo l’utilizzo della biga (150g f, 75g h2o, 15g ldb), spero di non aver sfalsato troppo le cose…
C’è da dire che in questo momento la dose1 sta letteralmente scoppiando (è in forno, a luce accesa) 😛
controllalo a vista 😀 è un impasto monello!
SMT
Beh, direi che per essere alla prima “avventura”, il risultato non è stato niente male: https://www.flickr.com/photos/trevi55/sets/72157649808988331/
Come dicevano altri sul forum, le quantità di uvetta/conditi sono da aumentare (forse raddoppiare addirittura), ma grazie ancora per questa ricetta: è riuscito a codificare passi non banali, rendendoli davvero accessibili a tutti!
Caro Marco, sebbene rispetti quello che dicono gli altri questa ricetta è mia, nelle dosi e nelle quantità. A mio gusto i canditi e le uvette sono abbastanza. Ciò non toglie che il gusto di ognuno è soggettivo.
Aumentando le uvette e i canditi si aumenta anche il peso dell’impasto…. questa ricetta vuole essere per tutti, anche per chi magari non ha tutta la tecnica necessaria a gestire impasti con più peso.
Son oanni che uso queste proporzioni e negli anni le ho ottimizzate…. tutto qui. Sono certo che il tuo panettone sarà eccellente, senza dubbio… e che tu sia perfettamente in grado di gestire pesi e dosaggi al contar io di molti che hanno invece bisogn odi un “impasto for dummies”. Grazie sempre per le tue osservazioni che apprezzo molto! SMT
P.S.
complimenti per il tuo reportage fotografico!
E’ una grande ricetta (come tutte quelle di Sergio e Flavia).
Ci sono riuscito anche io al primo colpo.
Lo preferisco un pelo più dolce, la prossima volta aumento qualche grammo di zucchero.
Grazie per aver condiviso con noi la ricetta e donato questa lezione di cucina.
Al
Buongiorno chef! Mi sto cimentando nella preparazione del panettone e mi sono resa conto di avere un dubbio… quando metto l’impasto nella ciotola di vetro in frigorifero devo lasciarcelo 12 ore o 2 ore?
Grazie mille
Grazie a te chef sono riuscita in una cosa che credevo impossibile! Missione panettone compiuta al primo colpo con successo! Ho solo avuto un po’ di difficoltà nella prima fase dell’ impasto che risultava un po’ troppo molle. Probabilmente avrei dovuto mettere un pochino meno acqua ma si è ripreso tutto alla grande nella fase successiva. Grazie di cuore per averci regalato questa ricetta con una spiegazione tanto dettagliata e precisa!
Cara Assya, sono molto contento per il tuo ottimo risultato. Ho lavorato molto a questa guida che è complessa. Ho voluto dare a tutti la gioia di farsi il panettone in casa senza impazzire. Ogni commento come il tuo mi gratifica e mi rende fiero di tanti sforzi fatti. Un caro saluto SMT
Buonasera chef e grazie anche da parte mia perché seguendo passo passo la ricetta sono riuscito a creare al primo colpo due bei panettoni da circa 900g (si sono asciugati troppo?) e uno da 250g. Se li metto in sacchetto di plastica chiuso, quanti giorni posso conservarlo dato che non ho aggiunto alcol etilico o altro?
Grazie
Ciao Marco e grazie per i complimenti.
A volte il peso dipende anche dal forno, la prossima volta magari metti un pochino di impasto in più per regolarti.
In risposta alla tua domanda non ho mai aggiunto nessun conservante al panettone tanto meno alcool (orrore al solo pensiero 🙂 ) devono riposare all’aria almeno una notte poi li imbusti e si mantengono per una decina di giorni in condizioni ottimali.
Resta il fatto che prima li consumi e meglio è.
Se serve aiuto sono qui.
A presto
SSMT
Buongiorno, mi spiazza un po’ il assito o marsala nel primo impasto: l’alcool contenuto non uccide i lieviti?
Buongiorno Giorgio,
sul peso complessivo del primo impasto la quantità di passito/marsala è risibile e non influisce minimamente sui processi vitali del lievito di birra.
Aggiungo che nel suo ciclo vitale il lievito di birra genera naturalmente anidride carbonica e etanolo, quindi non si corrono rischi di “fargli del male”.
Il passito/marsala concorre alla formazione dell’insieme dei profumi che caratterizzano il mio panettone che sperò vorrai provare a fare.
Per ogni cosa sono qui.
Saluti
SMT